Cosa mi sarei dovuto aspettare da Granada
e dintorni?
Tanti begli andalusi col sorriso che mi
urlano musica nelle orecchie.
Maddeché!, tutti stranieri di merda che
vedono la Spagna come il paese liberatore dai loro mali interni. Però, io dico,
prendetevi la Spagna, ma perché proprio la mia Andalucia?? Andatevene, non so,
in Cantabria, perché no?? Ma in Andalucia no!!
Ed ecco il virus inglese penetrare nelle
strade di Granada, tante piccole speranze di insegnare la propria lingua madre
nel cuore del Sud spagnolo.
Ma a chi cazzo frega dell’inglese quando
c’è il dialetto andaluso??
Ancora non capisco, ma tante fighettine
che riciclano frutta e verdura con la carta di credito piena, si riempiono così
la vita: stipendio base e soldi extra dalla Regina, per permettersi di fare
festa ogni sera, limonando qualsiasi cosa si muova.
L’illusione di flamenco e terrazzite
scompare piano piano che Granada si trasforma in una normale città europea,
senza stile né personalità. Tutti parlano inglese, e io vomito risentimento e
disillusione.
Frustrato dal colpo basso inglese, decido
di emigrare per nuove terre più sacre. Una mia amica si era creata, da vari
mesi, una casa nella comunità hippie di Beneficio, situata nella pura montagna
tra Orgiva e Canar, due paesini sotto la Sierra Nevada.
Faccio autostop e mi prendono su un arabo e
una coppia di inglesi.
Già comincia male e, infatti, scopro che
tutti i dintorni della Alpujarra sono addensati di inglesi, olandesi e tedeschi
mezzi hippie, trasportati in queste terre da uno stupido libro dell’ex
batterista dei Genesis.
La comunità in sé stessa è fondamentalmente
inglese. Anche se i più grandi personaggi di Beneficio sono dell’Est Europa, la
maggioranza si costruisce di placidi nord-europei, fuggiti dal terribile freddo
delle loro terre rinnegate.
E nemmeno fa troppo caldo, a dir la
verità. Le nuvole oscurano spesso il cielo, provocando sporadiche piogge
fastidiosamente umide.
Si dice che qualcuno si sia impiccato nei
boschi da poco tempo, cause ignote che qualcuno vuole associare ad un bad trip.
Ma non c’è niente da dire: il paesaggio è
strappalacrime, laddove il vento disegna le case sparse per tutta la montagna
con le linee del sole morente dietro la montagna (ore 20.32), cambiando così ogni
prospettiva di illuminazione.
Trovo nel mio vagabondare qualche casa
unica: vista 10\10, pareti in pietra, piscina e pannelli solari.
E sì, tutta la comunità si alimenta di
pannelli solari per ricaricare il loro PC, il loro cellulare e il loro iPod.
Perché non sono hippie nel vero senso della parola, perché sono hippie nuovi,
hippie postmoderni.
Mai mi sarei aspettato infatti di trovare
un Internet Café in una comunità: un satellite rubato a chissà chi, fungeva da
segnale wi-fi per una buona cerchia di metri, allestiti adeguatamente con
tavolini e prese della corrente.
Il segnale gratuito era disponibile per
chiunque avesse un attrezzo che si collegasse alla rete, altrimenti, il caro
gestore del “locale all’aria aperta”, avrebbe offerto gentilmente il suo,
dietro retribuzione di una somma non generica di denaro.
Il duro, vile denaro che Beneficio tanto cerca
di rifiutare.
| - Una tedesca ricaricando il suo iPhone nell'Internet Point - |
Perché si, anche professando pace e amore,
l’erba costa comunque 2,5 euro al grammo, e in qualche modo bisogna pure
possederla in quantità.
Le case sono in buone condizioni: alcune
si limitano a tende, altre a costruzioni di legno più complesse e bilocali. La
maggior parte non hanno forno né frigo, ma fissa è la stufa.
A livello primitivo, prima si combatte il
freddo, poi qualsiasi altra cosa.
Il fuoco, la necessità di un fuoco. A
scuola ti dicevano: 1 serve per riscaldarsi 2 serve per allontanare le bestie.
E di bestie ne avevamo. Tra gatti e topi,
qualcuno si mangiò senza ritegno buona parte della mia preziosa baguette e dei
miei plum cake mattutini.
Ma non è questo il problema sociale di
Beneficio.
Il problema di Beneficio sono gli uomini,
la stessa nuova società che si promisero di creare. Ma, finchè c’è l’uomo, non
ci potrà mai essere nessun cambio nell’organizzazione dei suoi simili.
E quindi, quelli vicino alla Grande Tenda,
hanno la funzione di amministratori e giudici in quanto più vecchi ed
hardcore, mentre quelli in alto persi per la montagna generalmente non posseggono nessun interesse nelle politiche della comunità.
Politiche che spesso si riconoscono per
vanti e lotte interne senza alcun senso. ‘Pare proprio che l’erba gli abbia
dato alla testa’, mi dico deluso; ma in realtà è semplicemente lo spirito
dell’essere umano che porta tutto ad un’organizzazione che altro non è che pura
ed autentica distruzione di libertà.
Molti se ne fregano, come ho detto, di
quello che succede ‘di sotto’, ma comunque se ne parla, si citano nomi e si
danno giudizi, anche se pacati. è
come vivere in un piccolo paesino, timorato della Polizia e diffidente delle
altre tribù.
Perché, a contrario delle città, sono i
vicini di casa il riferimento per la quotidianità, fornendo così amicizia,
aiuti e notizie. Tutto è reciproco e vivere delle piante diventa qualcosa di
più reale, non più legato a idee e credenze, ma a semplice necessità. Senza
soldi, l’unico che rimane è fare gli artisti di strada o barattare il poco che
si coltiva.
E così, i pranzi più soddisfacenti della
mia vita.
Riuniti in circolo con un triplo
OOOOOOHMMMM, iniziava il rito del cibo, fornito per quanto possibile di tutti i
nutrienti necessari per sopravvivere. Il lievito di birra copre le necessità di
vitamina B, assimilata da carne e formaggi che difficilmente entrano nella
comunità. Il pane si fa in casa e l’acqua si prende da una delle tante fonti
della valle.
Si caga e si piscia all’aria aperta,
riunendo tutto lo sterco in un buco coperto di rami e foglie secche, in attesa di una futura proprietà fertilizzante della merda umana.
‘La cacca umana’, mi fa Charlotte, ‘ci
mette un anno per depurarsi della sua tossicità’.
Nemmeno nella merda siamo utili!
La legna diventa un problema nei giorni
piovosi e umidi: accendere un fuoco diventa un’impresa con tutti i ciocchi
bagnati. Ma comunque si sopravvive, perché altro non si può fare in Beneficio.
Pochi hanno progetti per il futuro, vivono
per il presente e si prendono il tempo per fare quello che vogliono. Fumano,
suonano e disegnano spirali psichedeliche, mentre il sole diventa luna e la
luna ridiventa sole.
Non c’è giorno, non c’è ora, non c’è
obbligo.
Vivere è stato indubbiamente interessante,
e scrivere ancora di più, circondato com’ero da soggetti particolare ed
interessanti.
L’unico che ricorderò a lungo è sicuramente Klapka, un polacco
che si è girato l’Europa per più di 10 anni, senza casa e senza rumbo, perso tra gli amati Balcani e tra
festival di qualsiasi genere. Parla dei Rainbow Gatherings come un cattolico
parlerebbe di Gesù Cristo: ‘è che tutti sono più uniti e più pazzi. Certe
avventure che non vi racconto. Anzi si. Stavamo auto-stoppando per il Rainbow e
ci becchiamo questo bosniaco che aveva il sogno di cambiare la sua vita a
Barcellona. Gli raccontiamo del Rainbow e questo fa: ‘No, ragazzi vengo
anch’io, sono curioso’. Noi cercavamo di dissuaderlo, perché era un po’ un
soggetto e c’entrava veramente poco col Rainbow. Ma dopo due giorni di
festival, lo ritroviamo senza cravatta né vestiti strillando: ‘Al culo
Barcellona, io rimango qua ragazzi!’’
E così via, per ore ed ore a raccontare le
sue avventure col volto pieno di saggezza e conoscenza della vita. Non era
un coglione né un hippie, poco fondamentalista e tanto umanista: senza credere
nell’essere umano, sapeva che c’era ancora qualcosa in esso che poteva essere
salvato. E lo cercava ogni giorno della sua vita.
Ora, dopo tanto nomadismo, ha deciso di
fermarsi con la sua compagna a Beneficio, fare figli e godere della valle e
della bella casa costruita dal nulla.
‘Sono venuto qui per una notte e ormai
sono passati 11 anni’, fa un altro mentre cercavamo disinfettante per la ferita
di un amico finlandese: un cane lo aggredì senza troppi problemi, lasciandogli
sangue, dolore e infezione.
Beneficio: una casa per stanchi
viaggiatori e per giovani curiosoni.
E per pseudo-scrittori con pochi soldi.
ma come ti permetti di scrivere certe stronzate piccolo presuntuoso del cazzo??
ResponderEliminarvoglio sapere quando tu sei stato a beneficio, quanto tempo hai passato li? una, due settimane? chi hai frequentato, che cosa hai visto? e soprattutto ma come ti permetti di giudicare così, sparando a zero su tutto e tutti senza conoscere evidentemente il posto che descrivi.... vivo a beneficio da tre anni, e penso di saperne qualcosina in più di te a riguardo... molto carino il tuo temino da scolaretto, peccato che sia in gran parte pieno di stronzate e di commenti inutili, e evitabili... primo come ti permetti di giudicare male la multi etnicità dell'alpujarra, che è qualcosa di favoloso, unico al mondo nel suo genere, è meraviglioso poter parlare più lingue contemporaneamente nello stesso posto, i bambini che crescono li di media sanno almeno tre lingue già a dieci anni...secondo beneficio non è una comune hippie bensì se proprio la devi catalogare alla mejor è anarchica, ma questo tu non lo sai perchè immagino tu ti sia soffermato al big lodge da come scrivi, hai visto solo la gente più misera ed ipocrita di beneficio, come klapka, che non a caso è la persona più sola di beneficio visto che nessuno gli rivolge parola, solo i turisti come te riesce a farsi amici, essendo un gran falso, e maleducato...
ResponderEliminarti consiglio vivamente di tornarci, ma la prossima volta con più umiltà che a come vedo manca molto nei tuoi testi, e con più rispetto mio caro, visto che pure tu in spagna sei uno straniero, e magari la prossima volta vivilo un pò di più un posto e non ti fidare delle tue impressioni, o delle prime conoscenze che fai, impara a riconoscere gli uomini per ciò che veramente sono senza farti abbindolare come un fessacchiotto, soprattutto se vuoi scrivere reportage al riguardo
ResponderEliminartorna a beneficio e chiedi di me, chiedi di ermanno, l'italiano, sarò più che contento di parlarti di ciò che è veramente quel posto.... adiòs hombre
ResponderEliminarCiao Ermanno, ho due ragazzi in viaggio in Spagna, conosciamo Beneficio, posso scriverti in privato? Grazie a presto
EliminarCiao Ermanno, ho due ragazzi in viaggio in Spagna, conosciamo Beneficio, posso scriverti in privato? Grazie a presto
EliminarHola, sono un ragazzo italiano, io da Barcellona sono scappato.. bella, per l'amor di dio... ma non fa per me. Sono a Castelló a 80km a nord di València. Giusto ieri ho sentito della comunità e la cosa non mi spiaceva. Io giro da qualche mese con il camper. Ho venduto casa in Italia e sto cercando solo un posto tranquillo e soprattutto, il meno ipocrita possibile. Mi piacerebbe arrivare da quelle parti e trovare già qualcuno che mi spieghi come si vive li e che mi passa anche dare qualche consiglio. Spero che qualcuno mi risponda e magari mi faccia sapere qualcosa di utile. Un caloroso abbraccio. Lascio la mia mail per qualsiasi cosa... s-celica@hotmail.it
ResponderEliminarCiao sto cercando un iomo li
ResponderEliminarSi chiama Luca Grazzini, qualcuno può aiutarmi? Grazie
EliminarCiao sto cercando Paola ragazza di 25 anni italiana spero che qualcuno mi dia notizie
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